Amoris laetitia e San Giuseppe

Amoris laetitia e San Giuseppe

Amoris laetitia e San Giuseppe, un intreccio particolare

Nella solennità di San Giuseppe e nell’Anno dedicato al Patrono della Chiesa universale, inizia l’Anno della Famiglia Amoris laetitia, a 5 anni dalla pubblicazione dell’Esortazione post-sinodale. Due importanti ricorrenze che si intersecano con sorprendente continuità

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

San Giuseppe e la famiglia. Un legame di tenerezza che scatta immediato nella mente come la più naturale delle associazioni. “Uomo giusto e saggio”, lo ha definito Papa Francesco all’udienza di mercoledì; un Padre amato accogliente e nell’ombra, un Padre dal coraggio creativo, si legge nella Patris Corde, la Lettera apostolica con la quale il Pontefice ha indetto lo scorso 8 dicembre 2020 l’Anno di San Giuseppe. Un anno che si sovrappone a quello della Famiglia che inizia domani, nella solennità dello sposo di Maria, e a 5 anni dalla pubblicazione di Amoris laetitia.

Francesco – altra importante associazione – firmò l’Esortazione apostolica proprio il 19 marzo del 2016 in pieno Giubileo della Misericordia e sotto la protezione di San Giuseppe. Nella conclusione di Amoris laetitia si riannodano i tanti fili di questa tela, intrecciata di amore per la Chiesa e per i suoi figli.

Preghiera alla Santa Famiglia

Gesù, Maria e Giuseppe,in voi contempliamolo splendore del vero amore,a voi, fiduciosi, ci affidiamo.Santa Famiglia di Nazaret,
rendi anche le nostre famiglieluoghi di comunione e cenacoli di preghiera,autentiche scuole di Vangeloe piccole Chiese domestiche.Santa Famiglia di Nazaret,
mai più ci siano nelle famiglieepisodi di violenza, di chiusura e di divisione;che chiunque sia stato ferito o scandalizzatovenga prontamente confortato e guarito.Santa Famiglia di Nazaret,
fa’ che tutti ci rendiamo consapevolidel carattere sacro e inviolabile della famiglia,della sua bellezza nel progetto di Dio.

Il Papa indice l’Anno Famiglia Amoris laetitia

 L’ Anno della Famiglia Amoris Laetitia

E’ nella Festa della Santa Famiglia, 27 dicembre 2020, che Papa Francesco all’Angelus annuncia l’Anno dedicato alla Famiglia Amoris laetitia. L’inizio è il 19 marzo 2021, a 5 anni dalla pubblicazione dell’Esortazione apostolica, la conclusione è fissata per il 26 giugno 2022 in occasione del decimo Incontro Mondiale delle Famiglie a Roma. “Un anno – spiega nell’annunciare l’Anno – di riflessione, un’opportunità per approfondire i contenuti del documento”. A coordinare le iniziative pastorali, spirituali e culturali il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita che, sul sito internet in 5 lingue, www.amorislaetitia.va, ha messo a disposizione sussidi e reso noto convegni e approfondimenti sul documento pontificio. E’ il Papa stesso a chiarire, nel testo al numero 5, l’importanza di Amoris laetitia:

Questa Esortazione acquista un significato speciale nel contesto di questo Anno Giubilare della Misericordia. In primo luogo, perché la intendo come una proposta per le famiglie cristiane, che le stimoli a stimare i doni del matrimonio e della famiglia, e a mantenere un amore forte e pieno di valori quali la generosità, l’impegno, la fedeltà e la pazienza. In secondo luogo, perché si propone di incoraggiare tutti ad essere segni di misericordia e di vicinanza lì dove la vita familiare non si realizza perfettamente o non si svolge con pace e gioia.

La famiglia di Nazaret, stella polare

Francesco guarda all’”icona della famiglia di Nazaret, con la sua quotidianità fatta di fatiche e persino di incubi”, come la violenza di Erode, che anche oggi si rinnova sulla pelle di tanti profughi, ma anche alla sua “alleanza di amore e fedeltà” che “illumina il principio, che dà forma ad ogni famiglia e la rende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia”. E in Amoris laetitia, il Papa cita Paolo VI e il suo discorso a Nazaret del 5 gennaio 1964

Qui comprendiamo il modo di vivere in famiglia. Nazaret ci ricordi che cos’è la famiglia, cos’è la comunione di amore, la sua bellezza austera e semplice, il suo carattere sacro e inviolabile; ci faccia vedere come è dolce ed insostituibile l’educazione in famiglia, ci insegni la sua funzione naturale nell’ordine sociale.

L’ Anno di San Giuseppe

E’ Giuseppe a prendersi cura di questo tesoro, “da capofamiglia”, è Lui – scrive Francesco nella Patris Corde – ad insegnarci che “avere fede in Dio comprende pure il credere che Egli può operare anche attraverso le nostre paure, le nostre fragilità, le nostre debolezze”. “E’ il vero miracolo con cui Dio salva il Bambino e sua madre”, fidandosi del suo “coraggio creativo”. A questa figura molto amata dai fedeli, a 150 anni dalla proclamazione a Patrono della Chiesa universale grazie al decreto Quemadmodum Deus di Papa Pio IX, Francesco ha deciso di dedicare un Anno a San Giuseppe. E’ stato anche concesso il “dono di speciali Indulgenze” fino all’8 dicembre 2021 alle consuete condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Papa.