Campo unitario 2010

L’AZIONE CATTOLICA DELLA
PARROCCHIA SAN PAOLO APOSTOLO DI FONDI
E L’ESPERIENZA DEL CAMPOSCUOLA UNITARIO
DAL 17 AL 22 AGOSTO 2010 PRESSO
L’OSTELLO LE FRASCHETTE DI ALATRI
 
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Maria Zibini, presidente parrocchiale, ci ricorda che “l’obiettivo di un campo scuola non è primariamente quello aggregativo, né quello didattico, e siamo ormai certi che a nessuno passi più per la testa di ritenere che il campo scuola sia una serie di giorni di vacanza. L’obiettivo principale di questa esperienza rimane l’incontro con Gesù Cristo, il Crocifisso Risorto che ci rende testimoni e capaci di raccontare la gioia dell’incontro con Lui. Ciò significa anche che un campo scuola è a tutti gli effetti un’esperienza in cui si rende concreta la Chiesa che ascolta e proclama la Parola, che celebra l’amore del Risorto per la sua sposa, che vive la comunione nelle relazioni tra le persone”.
Tra le scelte che l’Azione Cattolica ha esplicitato nel corso della sua storia e che sono ancora oggi la bussola che orientano la vita associativa e le permettono di rigenerarsi nella fedeltà al suo essere profondo troviamo quella dell’unitarietà, tappa importante che diventa occasione straordinaria di incontro, di amicizia, di crescita umana nella condivisione e insieme profonda esperienza di fede.
L’Azione Cattolica crede nell’armonia delle differenze e nella possibilità di vivere tutti insieme lo stesso ideale, ed ecco allora che il Consiglio Parrocchiale  dopo sette anni ripropone il campo scuola unitario parrocchiale agli Acierrini, ai giovanissimi, ai giovani e adulti di AC e agli adulti che fanno parte degli altri gruppi parrocchiali. Hanno accettato di vivere questa esperienza 71 partecipanti, e dal 17 al 22 agosto ci siamo ritrovati presso la struttura Ostello Le Fraschette di Alatri.
Il percorso degli accierrini ha preso spunto dal sussidio del centro nazionale che ha avuto come testimone la figura di Santa Chiara.
I giovanissimi seguendo lo schema dell’ACR hanno vissuto una parte di attività con i ragazzi e altre attività strutturate adeguatamente alla loro età.
I giovani, guidati dal seminarista, Luca Macera, hanno fatto una lettura approfondita del Vecchio Testamento.
Gli adulti, guidati da don Mariano Parisella hanno preso spunto dal libro di Carlo Di Cicco “Ti credevo un altro”. La storia narrata comincia quando l’autore ritrova una vecchia bibbia letta da giovane nel Sessantotto. Aprendo la Bibbia con occhi e cuore liberi da pregiudizi, scopriamo un Dio altro. Un Dio che va liberato dalle mille maschere che gli mettiamo sul volto, scambiandolo con le figure più diverse del male che ci affligge.
Tutti i percorsi si intrecciavano varie volte nel corso della giornata, al mattino con la preghiera acr e giovanissimi insieme, giovani e adulti le lodi.
La celebrazione del giorno insieme, la celebrazione eucaristica, il ritiro spirituale adattato alle varie età, i ragazzi sono stati guidati da Luca, i giovanissimi da don Mariano, gli adulti con i giovani hanno avuto la guida di padre Luigi Lo Stocco, vice parroco che ha accettato l’invito di don Mariano a raggiungere il campo.
Non sono mancate le serate in cui si è giocato insieme, mettendo le nostre capacità e la nostra creatività in gioco, occasioni stupende per confrontarsi con le varie età e incontrarsi con stile di fraternità e legami di amicizia.
Sono stati giorni in cui la saggezza ed esperienza degli adulti si è intrecciata con l’energia e la freschezza dei giovani.
Per gli adulti e i giovani non sono mancate delle escursioni nei paesi limitrofi: Fumone con la visita guidata al Castello; il Lago di Canterno; Alatri per la visita alla Basilica Concattedrale di San Paolo dove è esposta l’Ostia Incarnata alla pubblica venerazione e la Certosa di Trisulti.
Insomma sei giorni in cui ritrovare il senso dell’essere Ac come una famiglia, ponendo l’accento sul dialogo intergenerazionale e sull’appartenenza ad un’unica realtà viva.
Un grazie di cuore a tutti gli educatori che si sono spesi ancora una volta affinché l’esperienza si svolgesse nel migliore dei modi; a don Mariano che guida tutti e sostiene nonostante le difficoltà; al seminarista che si è messo a completa disposizione per aiutare; a tutti i partecipanti perché con il loro Si hanno reso l’esperienza unica e indimenticabile.
 
Il Capo Ufficio Stampa
Marcello Caliman – diacono